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Capo Comino: riparte (con bando) il progetto del faro astronomico

Nella nuova delibera «la scelta attraverso procedura ad evidenza pubblica aperta alla partecipazione di tutte le associazioni interessate»

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Con una delibera del 28 maggio dell'anno scorso la Giunta Celentano aveva deliberato favorevolmente circa la realizzazione di un centro di divulgazione scientifica nell'ex faro di Capo Comino, il cui immobile è di proprietà comunale. «Il progetto - si legge nella vecchia delibera - intitolato “Il Faro fra le stelle” è racchiuso nell'istanza presentata da due cittadini di Nuoro il giorno 22 dello stesso mese». Nella giornata odierna ne è stata pubblicata una nuova – sebbene approvata il 18 marzo scorso – avente gli stessi obiettivi: «avvicinare il pubblico alle scienze fisiche e naturali, in particolare all'astronomia e alla fisica; coinvolgere e istruire gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sui temi riguardanti le scienze e la salvaguardia dell'ambiente; aggiornare i docenti delle scuole di ogni ordine e grado sugli ultimi progressi dell'astronomia, della fisica, dell'energia e della salvaguardia dell'ambiente; fornire ai turisti un percorso culturale e scientifico che si integri perfettamente con l'ambiente ed il territorio e che si affianchi all'offerta culturale e di svago già presente nel territorio; svolgere attività di osservazione e ricerca nel campo dell'astronomia e dell'osservazione dell'atmosfera; realizzare una serie di sentieri ispirati al sistema solare, che riproducendo in scala le distanze fra la Terra, il Sole ed i vari pianeti, permettano al visitatore di immergersi nella natura, seguendo un percorso guidato e di sicuro interesse». La differenza in un dettaglio che nel recente passato è stato oggetto di polemica consiliare tra maggioranza e l'opposizione di Zente Nova (fuori dal consiglio anche la forte opposizione dell'Associazione culturale siniscolese Istulas - regolarmente iscritta all'albo comunale e fondata da esperti - la quale, presentando anch'essa un progetto, aveva evidenziato atipicità nell'assegnazione).Tutto ciò aveva prodotto la revoca dell'atto originario a seguito del dietro front degli interessati. Se nella prima delibera il progetto proveniva - appunto - mediante istanza di singoli privati ora «la scelta del comodatario» deve «avvenire attraverso procedura ad evidenza pubblica aperta alla partecipazione di tutte le associazioni interessate attraverso l’elaborazione di opportuna proposta progetto». Ridotto il periodo di concessione: da 9 a 6 anni all'interno dei quali deve essere garantita «la fruizione gratuita della struttura e delle iniziative ivi attivate a tutti gli istituti scolastici presenti nel territorio comunale e la disponibilità della struttura per la realizzazione di iniziative culturali e divulgative a cura dell’Amministrazione Comunale». L'atto di indirizzo è ora nelle mani del Segretario Generale - Responsabile del servizio Turismo con il fine di procedere all' attivazione del procedimento.

 

 

 

 

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