Pubblicata sul sito istituzionale del Comune la relazione di fine mandato dell'amministrazione guidata dal sindaco Rocco Celentano. Nel documento è descritta la situazione finanziaria dell’ente (nel 2015 si registra un avanzo di 224492,27 euro) e tutte le attività normative e amministrative attuate durante il quinquennio che sta avviandosi a conclusione. Presente anche una parte relativa ai rilievi degli organismi esterni di controllo e una concernente il contenimento della spesa pubblica.

Ma nel centro sinistra è scontro. Lorenzo Pau, segretario cittadino del Pd eletto nell'ottobre del 2014 (prevalendo sullo sfidante Giansalvo Serra), si è dimesso dal suo incarico. La sintesi con la componente del vicesindaco Lucio Carta, raggiunta nell'incontro del 4 marzo (presente la segretaria provinciale Daniela Forma), non ha retto. La causa è da ricercare nel «mancato rinnovamento» (Pau ha parlato di «scelte di conservazione e di mantenimento dello status quo») e nella questione delle alleanze («in questi mesi ho profuso il massimo impegno per cercare di allargare gli orizzonti del centrosinistra a quelle forze a noi affini che avrebbero potuto imprimere una svolta alla comunità di Siniscola»). Citato anche il «grosso distacco» tra amministrazione e cittadini «colmato con importanti manifestazioni di piazza e l'occupazione del municipio».

L'attuale coalizione guidata da Celentano è quindi attaccata su più fronti: da sinistra (Zente Nova, Unione per Siniscola e Cittadini in Movimento); da destra (Idea Siniscola, al cui progetto hanno aderito i Fratelli d'Italia); dalla coalizione che si sta costruendo attorno alla figura di Gian Pietro Gusai. Resta de chiarire se e come sarà possibile una convergenza della componente dell'ex sindaco in quest'ultimo campo.

Intanto il Psd'Az cittadino ribadisce il sostegno alla coalizione guidata dal chirurgo. Con un monito emanato dai vertici provinciali: «L'unico titolato a parlare a nome del partito dei quattro mori a Siniscola – così Roberto Tola – è il suo segretario Salvatre Guiso, altri parlano a titolo personale». Voci di corridoio parlano di un sostegno a Gusai anche da parte di alcuni esponenti del centrodestra con più di due legislature alle spalle (e perciò non ricandidabili nella coalizione portata avanti da Mele, Farris e Fadda).