Prosegue il dibattito sulla programmazione dei lavori pubblici in riferimento agli interventi realizzati dalla nuova Giunta. Per il gruppo di opposizione Zente Nova/Unione per Siniscola, l'asfalto posato in via Palermo, lo «spostamento di qualche cumulo di terra da una piazzola in quel di via Livorno» e il «rattoppo di un paio di ringhiere arrugginite», sono «tutte cose che altrove fanno gli uffici nell’ordinaria amministrazione gestionale». Per il gruppo di Satta e Fronteddu sono «cose positive, che vanno fatte, ma nulla di eccezionale»: «sostituire la mattonella rotta di un marciapiede è un po’ come rifarsi il letto la mattina».

Chiamate in causa le precedenti amministrazioni: «Le precedenti Giunte Pau - Celentano ci hanno abituato ad ambire e meravigliarci per la scoperta dell’acqua calda, però prendendo per buono anche quanto fatto dalla vecchia Giunta Celentano nel primo mese di amministrazione, nel 2011, vediamo maggiori interventi di quella attuale». Citati la posa dell'asfalto «nell’intera via Cagliari a La Caletta», «l’ingresso di La Caletta venendo da Posada con tanto di praticelli verdi», «il parchetto con ulivi, fronte 118, sempre a La Caletta», «l’ingresso di Capo Comino e quello di Siniscola appena superate le scuole medie di via Matteotti».

«Non si fraintenda, non mettiamo le due Giunte sullo stesso livello – prosegue il comunicato – in quanto, ad un primo impatto, la Giunta Farris effettivamente rappresenta qualcosa di nuovo. Sindaco e assessori sono al loro primo mandato. Semplicemente vogliamo mettere in evidenza una contraddizione: sul piano politico, ancora, il cambio reale di passo non si vede poiché a due mesi dall’insediamento, non son state presentate le linee programmatiche, gli obiettivi concreti che la Giunta Farris si propone di perseguire e raggiungere. Nemmeno, è stato presentato il Bilancio di previsione, ovvero lo strumento che dentro una proiezione triennale, da gambe al programma che ci si è prefisso realizzare».

Per il gruppo di opposizione, «a Siniscola abbiamo beni comunali produttivi che potrebbero dare lavoro e servizi, fermi o ostaggio di rozzi calcoli di bottega; abbiamo un appalto dei rifiuti che non è adeguato e all’altezza del contesto, e non ci riferiamo all’operato dei lavoratori, ma all’organizzazione del servizio così come definito dal Capitolato; abbiamo ferite aperte, su cui pesano le indagini della magistratura, sulle quali bisogna far luce, soprattutto poiché in ballo c’erano e ci sono milioni di euro di denaro pubblico; abbiamo cantieri comunali per opere pubbliche bloccati da anni e vogliamo capire come la nuova Giunta intenda porre rimedio agli errori provocati da altri; abbiamo del patrimonio pubblico, che si fa finta esser diventato privato e che andrebbe riportato sui giusti binari; abbiamo la necessità di far girare l'economia a partire da una più trasparente e democratica assegnazione dei lavori pubblici, coinvolgendo le imprese del territorio, tutte».

«Ecco – conclude la nota –, di questo abbiamo bisogno: di capire dove vuole andare a parare questa Giunta, di conoscere gli obiettivi e la programmazione degli interventi. Per tale motivo, la nostra opposizione è lì che aspetta prima di esprimersi compiutamente, positivamente o negativamente, in merito all’indirizzo che si vuol dare al territorio».