È stata presentata nei giorni scorsi dagli esponenti di Posada protagonista la richiesta di convocazione del Consiglio comunale in tema di Tari.
La proposta di riduzione del 30% delle tariffe «giunge – si legge nel comunicato dell'opposizione – in un momento estremamente difficile sul piano economico e sociale per le nostre popolazioni».
Per Mirko Murgia, Giorgio Fresu e Marcello Costaggiu «la tassa sui rifiuti a Posada ha raggiunto aliquote impressionanti, che la collocano fra le più alte della Sardegna. Praticamente paghiamo come a Cagliari, dove il servizio deve essere garantito per far fronte ad una presenza di persone che supera le trecentomila unità al giorno, tra residenti e pendolari. Quindi, una necessità ben diversa da quella locale. Questi oneri, che si aggiungono ad altri inopinatamente imposti dall’attuale amministrazione, non sono più sostenibili e il sindaco deve spiegare in assemblea quali sono i costi reali del servizio e gli introiti che, al riguardo, entrano realmente nelle casse comunali».
«Abbiamo la percezione – conclude la nota – che non vi sia corrispondenza fra le entrate provenienti dalla Tari e le spese occorrenti per garantire tale servizio. Su questo argomento occorrerà fare chiarezza, anche perché la normativa, a tale proposito, è molto chiara».