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Parco Naturale Regionale di Tepilora, presentato l'avvio del percorso di candidatura al programma “Uomo e Biosfera” dell’UNESCO

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Il Parco Naturale Regionale di Tepilora ha proposto ai Sindaci dei Comuni limitrofi di concorrere in modo congiunto al programma “Uomo e Biosfera” (M aB)1 dell’UNESCO.

L'avvio del percorso di candidatura (che interessa il territorio correlato ecologicamente, culturalmente ed economicamente al bacino del Rio Posada) è stato presentato presso la sede di Bitti.

«All’incontro - si legge nella nota stampa - sono stati invitati le amministrazioni comunali di Alà dei Sardi, Bitti, Budoni, Buddusò, Lodè, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, Posada, Siniscola, Torpè, le provincie e le CCIAA di Nuoro ed Olbia Tempio, l’Unione dei Comuni del Monte Albo, il GAL Nuorese Baronia, ENAS, Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. La partecipazione è stata ampia ed estremamente interessata. Attraverso questa candidatura – ha sottolineato il Presidente del Parco Dott. Graziano Spanu – il Parco di Tepilora intende avviare un percorso di valorizzazione delle potenzialità naturalistiche e culturali del nostro territorio, coinvolgendo fin da subito non solo le comunità dei quattro Comuni che lo costituiscono, ma anche quelle dei territori ad esso limitrofi. Per questo motivo, sono estremamente soddisfatto che le Amministrazioni Comunali abbiano accolto il nostro invito dimostrandosi interessate a valutare la possibilità di aderire al percorso di candidatura”».

Il riconoscimento “MaB” viene conferito «a quei territori in cui ancora sussiste un equilibrio tra uomo e natura che, se adeguatamente tutelato e valorizzato, può garantire alle comunità locali uno sviluppo sostenibile sui piani sociale, economico e culturale».

Sono oltre 650 in tutto il mondo i territori riconosciuti dall'agenzia delle Nazioni Unite per la cultura, la scienza e l’educazione. L'italia ne annovera 13, tra cui il Monviso, il Parco del Delta del Po, la Sila, l’Appennino Tosco Emiliano.

Attualmente non vi sono aree MaB in Sardegna: «quella avanzata dal Parco Naturale Regionale di Tepilora – prosegue il comunicato - è la prima candidatura sarda in assoluto, pertanto è importante che essa sappia mettere in evidenza non solo le eccellenze “locali”, ma anche alcune peculiarità che caratterizzano la relazione endemica tra uomo e biosfera nell’intera isola».

Il prestigioso riconoscimento non introdurrà alcun vincolo o livello di tutela sul territorio (si adatterà a quelli già vigenti); potrà dunque essere esteso anche ai centri abitati ed alle aree produttive.

«Saranno proprio le attività antropiche - specifica la nota - ad ottenere il principale vantaggio se l’area entrerà a far parte della rete mondiale MaB UNESCO: l’offerta turistica e le produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche beneficeranno di un “marchio di qualità” apprezzato e riconosciuto a livello mondiale. L’ottenimento del riconoscimento infatti offrirebbe un importante occasione di marketing territoriale per tutto il territorio, favorendo il rafforzamento di sinergie tra costa ed interni ed una più ampia distribuzione dei flussi turistici su tutto l’anno, creando proposte correlate al turismo escursionistico (a piedi ed in bicicletta), al birdwatching, al turismo rurale e correlato alla cultura ed ai saperi tradizionali delle comunità».

L’iter terminerà nel mese di settembre e ha in programma la stesura di un dossier che dovrà documentare le eccellenze del territorio in chiave MaB, nonchè diversi appuntamenti volti a sensibilizzare e favorire la partecipazione delle comunità locali, del tessuto sociale ed imprenditoriale.

«La candidatura – conclude il comunicato stampa - non avrà buon esito se non sarà compresa, condivisa e apprezzata da chi vive il territorio ed è, di fatto, custode e primo utilizzatore delle risorse naturali in esso presenti. Inoltre, essendo l’UNESCO l’agenzia delle Nazioni Unite per la scienza e l’educazione, non potrà che essere centrale, nell’iter di candidatura, prevedere nelle scuole di ogni ordine e grado percorsi di approfondimento dei valori del territorio e della cultura tradizionale. Si tratta di un progetto realistico ed ambizioso – conclude il Presidente Spanu - che può concretizzarsi già nei prossimi mesi, ma è necessaria l’unitarietà di intenti e un forte impegno da parte di tutte le istituzioni operanti sui territori coinvolti”».

 

 

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