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Siniscola, ricordato il 25 aprile con due differenti manifestazioni

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Siniscola ha ricordato il 70mo anniversario della Liberazione dal nazifascismo con due manifestazioni.

La prima, organizzata dall'Amministrazione comunale, si è tenuta ieri mattina in piazza del Mercato. Dopo l'alzabandiera eseguito dai Carabinieri sono intervenuti il sindaco Celentano e il direttore dell'Isastac Aldo Borghesi. Nella sua lunga relazione, Celentano ha affrontato diversi temi quali la crisi economica, il dramma dei migranti, il riemergere dei fascismi nell'Europa dell'Est, il contributo dei partigiani sardi nella lotta contro «il feroce regime fascista e la sanguinosa reazione nazista».

Aldo Borghesi, docente e storico della Resistenza, ha da subito messo in evidenza la «debolezza della memoria» e la «scarsa conoscenza dei fatti» circa il contributo dei resistenti sardi: «dopo l'8 settembre, dopo il “tutti a casa”, essi non potevano tornare in Sardegna. C'era il mare di mezzo e per questo sono rimasti a combattere nella penisola. Laddove c'era un partigiano italiano ve n'era uno sardo». Nella sua narrazione il pensiero di Luigi Oggiano, l'imbarco di Dino Giacobbe da Santa Lucia verso la Spagna, l'eroismo del partigiano Tosi caduto nell'ottobre del 1944.

Quest'ultimo è stato ricordato nel pomeriggio dagli antifascisti dell'Anpi che hanno deposto una corona di fiori nel monumento a lui dedicato in piazza IV novembre. L'insegnante Lucia Saggia ha letto un intervento fondato sull'interconnessione delle parole Resistenza e Liberazione «che racchiudono un significato forte e che devono servire da monito perché ciò che siamo ora, e soprattutto abbiamo ora, sono delle conquiste, frutto di quelle lotte costate troppo dolore».

Saggia ha dedicato «questo giorno alle migliaia di migranti che stanno arrivando nella nostra terra, e ancor di più ai migranti che sono morti e giacciono nella pancia del Mediterraneo che avrebbe dovuto essere la via della loro ricerca di Liberazione».

Le iniziative organizzate dall'Anpi (in collaborazione con lo Spazio 36) sono proseguite in Biblioteca con una estemporanea di pittura e con la proiezione di “Una stagione di dolore armato”, videointervista a partigiani e partigiane della Val d’Enza realizzata da Riccardo Manfredi e Gian Marco Minardi.

Alla proiezione è seguito un dibattito sull'attualità dell'antifascismo e un buffet partigiano.

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