«Come è possibile che una struttura nuova sia così vecchia?». È la domanda che pone il movimento Zente Nova circa le condizioni dell’ex Casello che ospita le scuole media a La Caletta.

Il gruppo rappresentato in Consiglio comunale da Antonio Satta ha ricordato che la sua ristrutturazione è venuta a costare «600 mila euro di denaro pubblico» e che tre anni fa «han dovuto rifare nuovamente e interamente l’impianto elettrico del parco circostante. Nessuno controlla il modo in cui son fatti i lavori? E poi, giacchè non son passati nemmeno dieci anni dalla consegna dei lavori, perché non rivalersi sulle imprese che li hanno eseguiti?».

Zente Nova ha inoltre messo l'accento sulla nuova scuola media «che a La Caletta dovrebbe sorgere accanto alle elementari ma è ancora un cantiere aperto. Dopo aver speso ben 400 mila euro sono riusciti a completare la sola struttura intonacata, ancora mancano gli infissi, i pavimenti, gli impianti elettrico e idraulico e il ripristino dello spazio esterno, ovvero i lavori di maggior spessore economico. Le domande sorgono spontanee. Quanto costa mettere in piedi tre aule, due sale e qualche bagno? Come hanno speso quei 400 mila euro?».

Dito puntato contro la Giunta: «coloro che da anni governano il territorio lo fanno alla giornata, senza alcuna programmazione ma con la logica del tirare a campare. Non hanno il polso della situazione e se solo avessero eseguito le ordinarie manutenzioni richieste per quel tipo di strutture, si sarebbero attivati per tempo senza chiudere la scuola ad anno scolastico iniziato con tutti i disagi che ciò comporta per bambini e famiglie. Il distacco di intonaco dalle pareti delle aule non si verifica dall’oggi al domani. Doveva essere affrontato e risolto, magari, durante l’estate a scuola chiusa».