Unitamente all’approvazione di una scheda inerente alle «peculiarità identitarie del patrimonio culturale, creativo e paesaggistico del territorio siniscolese», la Giunta Farris ha deliberato «di sostenere la candidatura del Comune di Nuoro a Capitale italiana della Cultura 2020».
L’amministrazione comunale nuorese guidata dal sindaco Andrea Soddu ha accettato la sfida a seguito della pubblicazione del bando ministeriale avvenuta nel mese di maggio. In tutto sono 46 le città partecipanti: Nuoro e Oristano le uniche della Sardegna. Il dossier di candidatura sarà esaminato da una giuria di sette esperti «di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica» entro il 15 novembre. In tale sede si saprà se il capoluogo barbaricino accederà alla fase finale (assieme ad altre nove realtà) per l’assegnazione definitiva del titolo.
L’amministrazione siniscolese, anche a seguito del forum del 26 giugno realizzato «con l’attiva partecipazione della Camera di Commercio, del Distretto Culturale del Nuorese, della Provincia, della Confindustria e di numerosi Comuni del territorio», ha individuato una serie di «punti di forza».
Sul fronte culturale l’amministrazione Farris ha elencato una serie di nuraghi e di villaggi con annessi i luoghi di sepoltura e di culto, i villaggi altomedievali, le chiese urbane e quelle rurali, il Premio nazionale di letteratura dell’infanzia ideato dal maestro Albino Bernardini, la Casa museo Luigi Oggiano, le feste legate ai santi e la ricorrenza del Peti cocone, il carnevale e la maschera dei Tintinnatos, le attività della biblioteca “Grazia Deledda”, l’associazionismo, l’artigianato e la musica dal canto a tenore alle sonorità più moderne. Siniscola, si legge nella scheda, «è considerata la “capitale rock” della Sardegna»: citati a tal proposito i Kenze Neke, gli Askra, i Keret Korria, i Ruja Karrera, i Kna e gli Tzoku.
Elencati tra gli attrattori naturali i siti di interesse comunitario del Monte Albo e di Bèrchida-Bidderosa e le zone umide del litorale.
Oltre alle spiagge, l’amministrazione Farris ha inserito tra gli attrattori turistici le grotte (Locoli e Gana ‘e Gortoe), gli itinerari naturalistici, il porto, la «cucina tipica» (con “sa suppa”, “sa pompia”, “s’arantzata”) e il Santa Lucia festival arrivato alla sua quinta edizione.