Diversi studenti, unitamente a un gruppo di lavoratori e pazienti che quotidianamente si reca a Nuoro, non hanno potuto raggiungere la loro destinazione nella giornata di ieri a causa di alcuni guasti ai mezzi Arst. Questa è stata la risposta ricevuta da una mamma, come riferito dalla stessa, che ha telefonato alla sede territoriale dell’azienda poco dopo l’orario delle partenze.
Questo il racconto del genitore: «Alle sette meno cinque in piazza IV Novembre il pullman risultava già quasi al completo. Proveniva dalle frazioni e da altri paesi limitrofi. Perciò sono saliti a bordo solo pochi pendolari, gli altri a terra. L'autista ha spiegato frettolosamente che la corsa successiva non ci sarebbe stata e che non poteva prendere altri passeggeri. Ci ha anche detto di rivolgerci al Comune che però, come sappiamo, non ha né responsabilità né potere in merito. Alle successive fermate in Piazza Santo Stefano lo stesso autobus ha continuato a sua corsa senza sosta. Cosi in via Isalle e lo stesso in zona Sant'Efisio. Ben quattro fermate senza poter far salire i passeggeri. Come mi sono messa in contatto con l’Arst ho minacciato di rivolgermi alle autorità competenti e solo allora mi hanno fatto parlare con un'impiegata, la stessa che mi ha parlato di “mezzi rotti” e dell’impossibilità di “preventivare quanti la mattina non partono”. Quindi nessun preavviso a riguardo. Eppure paghiamo oltre cento euro al mese di abbonamento. E qualora dovessimo accompagnare noi i ragazzi rischiamo di non garantire loro la frequenza perché in molte scuole non accettano ingressi nelle ore successive».
Il genitore, nel suo racconto, si è soffermato su una questione ulteriore: «L’impiegata, oltre ad aver affermato che l’Arst sta dirottando i maggiori investimenti sui treni, mi ha detto che nella giornata precedente (giovedì, Ndr) i due pullman erano vuoti. Le ho spiegato che vigeva l’allerta meteo, ma a questo punto mi pongo una domanda: i mezzi erano davvero difettosi o si voleva risparmiare sulla corsa bis sperando in una nuova giornata di assenze? Un vero disagio, in quanto questi sono giorni di prove Invalsi e di simulazioni di esame».
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Gian Luigi Farris a nome dell’amministrazione comunale: «È intollerabile che ai ragazzi sia impedito di frequentare le lezioni in questi giorni di fine anno scolastico. Mi sono messo in contatto con i vertici comunicando la mia intenzione di sporgere denuncia qualora dovesse ripetersi un caso come questo. Gravissimo anche che alcuni pazienti abbiano dovuto rinunciare alle visite ospedaliere. L’azienda deve trovare le risorse per garantire il servizio».

