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Valorizzazione, ricerca, processo produttivo integrato. La pompia protagonista del recente convegno all'Agrario di San Narciso

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Marmellata, sale aromatizzato, olio aromatico, oli essenziali con finalità fitoterapiche. Sono le nuove frontiere della pompia, l'agrume endemico diffuso negli areali di Siniscola e Orosei e conosciuto anche oltremare nelle forme candite de “sa pompia intrea” e de “s'arantzata”.

Se n'è discusso sabato 25 durante il convegno promosso dall'Ipsar (sede dell'Istituto di Istruzione superiore “Michelangelo Pira”), dall'Itcg “Luigi Oggiano”, dalla Pha.Re.Co. E e dal dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Sassari.

Valorizzazione, ricerca, processo produttivo integrato: queste le direttrici illustrate dai relatori nella sala convegni dell'Agrario di San Narciso di fronte a un folto pubblico composto da studenti, docenti, amministratori locali del territorio, rappresentanti delle realtà associative e imprenditoriali.

Presentato anche il laboratorio per la trasformazione dell'agrume realizzato attraverso il programma “Made in Italy” (il “Piano nazionale per la promozione della cultura del made in Italy” del Miur). La macchina acquistata è un banco multifunzione capace di produrre marmellate (ma non solo) attraverso procedimenti sottovuoto che impediscono l'ossidazione e la proliferazione della massa batterica.

La marmellata, prodotta dalle quarte classi dell'Agrario e dell'Alberghiero dell'Oggiano, si presenta con un colore oro brillante («garantito – come dichiarato dai docenti – dalla bassissima ossidazione degli zuccheri durante il processo di lavorazione») e con un retrogusto amaro («dato dagli olii essenziali contenuti nel flavedo, che è stato aggiunto in piccole dosi»).

Con gli scarti di lavorazione ottenuti dal flavedo (la buccia gialla del frutto) sono stati prodotti il sale aromatizzato, che gli alunni hanno sperimentato nella cottura del pesce, e l'olio aromatico che ben si sposerebbe con i frutti di mare, le insalate di arance e altri piatti in via di sperimentazione.

Soddisfatto il dirigente scolastico Vincenzo di Giacomo: «Questo progetto fa ben sperare per il territorio, occorre una maggiore sinergia tra le amministrazioni locali di Siniscola, Torpè e Posada ed è da consolidare quella con gli imprenditori. Non abbiamo velleità aziendali e non vogliamo sovrapporci ai prodotti esistenti, bensì affiancarci con gli abbinamenti da aperitivo e da fine pasto». Sottolineata «l'importanza della collaborazione con la spin off universitaria Pha.re.co, con Coldiretti e l'agenzia Laore». Auspicabile, per Di Giacomo, un percorso che porti alla «creazione di un marchio unico».

Intervenuto anche l'assessore comunale dell'Agricoltura Antonio Bellu: «Progetti come questo dimostrano la vitalità delle nostre scuole e si affiancheranno senz'altro a quelli portati avanti dall'amministrazione. Già dalla scorsa legislatura è stato portato avanti il progetto interreg “Mare di agrumi” con capofila il Comune di Savona. Recentemente è stata definita la quota spettante a Siniscola: 170mila euro che saranno investiti per tutelare la biodiversità e la crescita economica del territorio».

Al convegno hanno preso la parola anche i ragazzi di entrambe le scuole, la docente dell'Oggiano Maria Bomboi e il prof. Massimiliano Carzedda (che ha illustrato le fasi relative al marketing). Diversi gli interventi dal pubblico. L'allestimento dei laboratori è stato seguito dal personale tecnico della scuola ad iniziare da Carmelo Mele, direttore dell'azienda agraria, e da Piercarlo Ferralis, assistente di laboratorio.

La pompia si presenta oggi come un prodotto capace di poter penetrare in diversi mercati. Recentemente, il frutto è stato oggetto di alcuni riconoscimenti: l'azienda Tholoi ha vinto la scorsa estate l'Oscar green dell'agricoltura grazie al liquore; la quarta classe del Liceo Pira (anno scolastico 2015/16) ha ottenuto il primo premio del concorso “Il Banco di Sardegna per la scuola” grazie a un progetto che prevedeva anche la caramella “Goldella”. Dal 2004 esiste anche il presidio Slow Food legato alla pompia (intervenuta al convegno Francesca Pau) e, nel 2008, il giovane siniscolese Claudio Secchi ha discusso a Firenze la tesi di laurea triennale dal titolo: "la valorizzazione de sa pompìa di Siniscola come strumento di sviluppo dell'economia rurale del territorio".

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