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Annunci mortuari, nuove affiches C&C sui manifesti della Arti Grafiche. Prosegue la controversia sul diritto d'urgenza

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In attesa che il Consiglio comunale riaffronti la questione delle affissioni mortuarie (sollevata durante la scorsa seduta dall’intervento di Lucio Carta e dalla proposta di Zente Nova-UpS), alcune affiches “affissione abusiva” sono state riapposte recentemente sui manifesti stampati dalla “Arti Grafiche” di Claudio Roccia.

Anche questa volta le bande hanno coperto parzialmente gli annunci. Chiamato nuovamente in causa dalla ditta C&C l’articolo 24 del decreto legislativo 507/93 secondo il quale «il comune, o il concessionario del servizio, può effettuare, indipendentemente dalla procedura di rimozione degli impianti e dall'applicazione delle sanzioni [...], la immediata copertura della pubblicità abusiva, in modo che sia privata di efficacia pubblicitaria, ovvero la rimozione delle affissioni abusive».

Fino ad ora le affissioni curate dal tipografo obiettore sono state coperte. Ma non solo dalle affiches. Ultimamente, come dichiarato dal legale Mara Lapia, «gli annunci stampati da Roccia sono stati coperti anche da altri manifesti. In merito a ciò abbiamo sporto querela».

In riferimento alle sanzioni, Lapia ha dichiarato che «ancora oggi non hanno risposto al ricorso avverso alcuni verbali di accertamento emessi nel mese di aprile. Questa pratica di copertura sta soltanto danneggiando il mio cliente a livello personale e professionale, ma va anche a toccare la memoria dei defunti».

All’origine della controversia tra le parti l’interpretazione dell’articolo 22.9 dello stesso decreto e la conseguente obiezione del tipografo Roccia in riferimento alla richiesta del diritto d’urgenza ai dolenti: «Per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da affiggere – questo il testo dell’articolood entro i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto commerciale, ovvero per le ore notturne dalle 20 alle 7 o nei giorni festivi, è dovuta la maggiorazione del 10 per cento del diritto, con un minimo di L. 50.000 per ciascuna commissione».

Per Roccia e il suo legale, tale diritto è limitato ai manifesti di natura commerciale. «Per tali affissioni – ha dichiarato Lapia – va distinto il diritto di affissione dall’imposta per la pubblicità. Gli annunci mortuari rimangono fuori dal campo di applicazione della seconda. Essi sono soggetti, nella misura della metà, al diritto sulle affissioni». Attualmente, nei manifesti stampati dalla Arti Grafiche, non appare il logo della tipografia, ma un’informativa volta a confermare il pagamento della tassa di affissione.

Parere diverso quello dell’amministrazione comunale – ribadito anche durante una seduta consiliare – e del concessionario del servizio, presente attraverso il responsabile Michele Calò durante un incontro tra le parti nel marzo scorso. In tale sede il sindaco Gian Luigi Farris aveva invitato l’amministratore della società a non proseguire con l'applicazione delle affiches. Tuttavia un avviso della C&C era comparso dal 29 giugno nelle plance e nei muri di Siniscola e frazioni annunciando la copertura e/o la rimozione dei manifesti ritenuti abusivi «a far data dal primo luglio».

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